26 Aprile 2016

Lettera al Corriere di Bologna - Passante di Mezzo

Il 20 gennaio 1902 iniziarono i lavori per l’abbattimento delle mura trecentesche di Bologna. Tra le motivazioni delle demolizioni venivano annoverate le seguenti: una maggiore circolazione d'aria e salubrità per la città, la costruzione di nuove abitazioni decorose, lo sviluppo urbano. Solo Alfonso Rubbiani si oppose, definendo l’abbattimento una operazione di "igiene farisaica". (Informazioni tratte da www.bibliotecasalaborsa.it). Il 15 Aprile 2016, a seguito della rinuncia alla realizzazione del Passante Nord e della banalizzazione dell’autostrada A14 nel tratto che attraversa la città, viene firmato l’accordo per l’allargamento in sede dell’asse tangenziale-autostrada, detto “Passante di Mezzo”. Tale scelta porterà una maggiore circolazione d'aria inquinata, una peggiore salubrità per la città, la demolizione di abitazioni decorose, un vincolo per lo sviluppo urbano. Nessun oppositore, tra coloro che contano.Due episodi storici per molti versi analoghi, pur nella diversità, che ci portano a riflettere sull’ importanza di operare scelte fondate su una visione a lungo termine e non sulla soluzione apparentemente più semplice di problemi contingenti.A un secolo di distanza, come giudichiamo gli amministratori che imposero l’abbattimento delle mura? A un secolo di distanza, come giudicheranno i nostri posteri l’operazione che si vuole realizzare ora con l’allargamento della tangenziale-autostrada a 16 corsie?
(Paola Fantazzini)

 


28 Aprile 2016

Replica alla lettera al Corriere di Bologna - Passante di Mezzo/2

 


29 Aprile 2016

Contro-replica alla replica del 28 Aprile - Corriere di Bologna Passante di mezzo/2

Il Sig. Galli, nella sua replica del 28 aprile a una mia lettera del 26 aprile, mi attribuisce considerazioni che non ho mai fatto e una “sparata “ “accattivante”. Mi limito ad invitarlo a  rileggere con attenzione quanto ho scritto ed in particolare a notare come io non abbia mai affermato che bisognasse realizzare il Passante Nord. Due chiarimenti sono però indispensabili. Nella sua replica, il Sig. Galli afferma che “la nuova realizzazione” (cioè l’allargamento della tangenziale) “ha ottenuto pure la validazione al convegno universitario che si è svolto presso la Scuola di Ingegneria e Architettura di Bologna, lo scorso 5 novembre”. Primo chiarimento: “validazione” da parte di chi? Non certo da parte dell’Università. Per convegno universitario si intende un consesso in cui esperti mettono a confronto le proprie idee, anche contrastanti, sottoponendosi alla critica l’un l’altro, e validando così nella discussione serrata alcune delle idee proposte. Il 5 novembre, affermava il volantino che pubblicizzava l’incontro “l’Alma Mater accoglie la richiesta di un confronto di merito da parte di tutte le Organizzazioni Professionali Agricole territoriali”. Il titolo era  “Due soluzioni a confronto”, ma queste erano presentate solo da una parte.  Sicuramente si è trattato di un uso improprio, involontariamente fuorviante, dell’espressione “validazione al convegno universitario”. Secondo chiarimento: il Progetto Preliminare per l’allargamento dell’asse A14-tangenziale non esiste ancora e verrà presentato solo il 30 giugno prossimo. Pertanto, la proposta di allargamento presentata il 5 novembre a quell’incontro, che giustamente attribuiva grande importanza ai NON espropri, NON abbattimenti di case, TUNNEL a protezione delle case con pannelli fotovoltaici, NON è il Progetto Preliminare della Società Autostrade, ancora inesistente.
(Paola Fantazzini)